Aperti lunedì - sabato 7.30 - 21.00; domenica 10.00 - 21.00
Scrivici per richiedere informazioni:
27/10/2022
Il termine idrocefalo deriva da due parole di origine greca: hydro (acqua) e kephalé (testa), per indicare l’accumulo in eccesso di liquido cerebrospinale nei ventricoli e nello spazio subaracnoideo del cervello.
Il liquido cerebrospinale viene prodotto continuamente e riassorbito nel circolo sanguigno. Quando viene destabilizzato questo equilibrio di produzione/riassorbimento, il liquor si accumula nei ventricoli e nello spazio subaracnoideo, provocando ipertensione intracranica e innescando una serie di eventi che conducono all’insorgenza dell’idrocefalo.
Nel caso in cui l’idrocefalo si sviluppi in un neonato, si verificherà un quadro di macrocefalia.
Esistono 3 tipologie di idrocefalo:
La sintomatologia può essere diversa a seconda che si tratti di un neonato, un bambino o un adulto.
Nei neonati e nei bambini fino a 2 anni possono essere riscontrate: aumento della circonferenza cranica, inappetenza, vomito, episodi di epilessia e convulsioni.
Nei bambini più grandi e negli adulti possono verificarsi: alterazioni dell’umore, della vista e delle capacità mnemoniche, incontinenza vescicale/intestinale.
Tra le cause scatenanti di idrocefalo abbiamo:
Durante i primi mesi di vita, le ossa craniche del neonato non si sono ancora saldate e vi è un’alta probabilità di insorgenza dell’idrocefalo.
La forma più frequente durante il periodo neonatale è l’idrocefalo post-emorragico, con prevalenza nei neonati nati pretermine e con pesi molto bassi (1,500 kg o inferiore).
In questi casi, le cause possono essere malformazioni congenite, alterazioni genetiche, infezioni intrauterine, tumori ed emorragie cerebrali.
Per accertare un sospetto di idrocefalo è opportuno prenotare una visita neurochirurgica e sottoporsi ad alcune strumentazioni e metodi diagnostici:
Se l’idrocefalo non viene curato, possono ridursi le aspettative di vita entro i primi anni d’età. Tuttavia, il trattamento dipende da vari fattori come la gravità e la causa.
In alcuni casi si può agire attraverso punture lombari evacuative (rachicentesi) che, tuttavia, permettono di tamponare momentaneamente il problema.
Il vero trattamento per l’idrocefalo è il trattamento neurochirurgico che prevede:
In seguito al trattamento di idrocefalo, è molto importante che il paziente si sottoponga a costanti e regolari visite di controllo.