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22/09/2022
Il glaucoma è la seconda causa di cecità al mondo e, secondo il "World Report on Vision" 2019 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha colpito circa 64 milioni le persone nel mondo. Spesso viene diagnosticato troppo tardi, quando la perdita del campo visivo è ormai significativa e irreversibile.
Quali sono i sintomi e le cause? Come guarire dal glaucoma? Vediamolo nel dettaglio.
Il glaucoma è una malattia cronica degenerativa che colpisce il nervo ottico provocando alterazioni del campo visivo.
Possiamo distinguere due tipologie di glaucoma:
È bene sottolineare che, avere un’ottima acuità visiva (dieci decimi) non vuole dire avere un apparato visivo sano. Il glaucoma può sopraggiungere anche in presenza di acuità visiva alta.
Il glaucoma viene spesso definito “il silenzioso ladro della vista” proprio perché molto spesso non causa alcun sintomo. Ci si accorge della sua presenza solo quando la malattia è in fase avanzata.
Nella fase avanzata si comincia a perdere la visione laterale, inferiore e superiore. Solo in fase acuta si arriva a perdere anche la visione centrale e nelle forme più gravi comporta completa cecità.
Quasi sempre la causa del glaucoma è un aumento della pressione intraoculare (IOP). In un occhio sano, si verifica al suo interno un continuo ciclo di produzione e riassorbimento di acqua (umor acqueo).
In condizioni normali, la pressione dell’occhio dovrebbe essere tra i 10 e i 21 mmHg (millimetri di mercurio). In caso di eccessiva produzione di umor acqueo o di ostacolo al suo deflusso, si può determinare ipertensione oculare che, predispone all’insorgenza del glaucoma.
Altre possibili cause di glaucoma potrebbero essere:
In quanto tempo il glaucoma porta alla cecità? Il glaucoma, è fra le prime cause di cecità al mondo. Se non curato tempestivamente, può portare a cecità anche in breve tempo o comunque a una grave compromissione visiva.
Una diagnosi precoce è l’unico modo per bloccare l’evoluzione del glaucoma ed evitare danni alla vista. Tutte le forme di glaucoma sono infatti prevenibili, ad eccezione del glaucoma congenito (presente alla nascita).
Per questo motivo, soprattutto superati i 40 anni d’età, si consiglia di effettuare una visita oculistica completa ogni due anni almeno e uno screening del glaucoma. La visita prevede alcuni esami di base che sono: la valutazione del bulbo oculare, l'esame del fondo oculare e la misurazione della pressione intraoculare (tonometria).
Con una diagnosi precoce e le giuste terapie è possibile bloccare o limitare l’evoluzione del glaucoma e ridurre i danni alla vista. Sebbene non sia possibile recuperare la vista perduta si può agire attraverso:
L’approccio farmacologico è basato sull’utilizzo di colliri beta bloccanti e prostaglandine. Se la cura farmacologica non è efficace a ridurre la pressione endoculare, sarà necessario ricorrere a un intervento chirurgico. L’intervento può prevedere un trattamento con laser effettuato in regime ambulatoriale o un intervento chirurgico tradizionale.