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Autopalpazione del seno: un primo esame valutativo da effettuare autonomamente

Autopalpazione del seno: un primo esame valutativo da effettuare autonomamente

12/10/2020

L’autopalpazione del seno è una tecnica che può essere effettuata in autonomia per esaminare il proprio seno. Vediamo come effettuarla correttamente.

Autopalpazione del seno: cos’è e come va effettuata

L’autopalpazione del seno è una tecnica abbastanza semplice e che ogni donna può utilizzare per controllare il proprio seno in autonomia e nel caso si noti qualcosa di strano, rivolgersi subito a un specialista per una visita, un’ecografia o una mammografia.

Si tratta di un vero e proprio gesto di prevenzione: da solo non basta ma la sua esecuzione regolare può aiutare a ridurre il rischio di diagnosticare un tumore del seno in fase avanzata.

L’autopalpazione può essere eseguita una volta al mese, una settimana dopo la fine del ciclo.
In gravidanza o menopausa può essere eseguita in qualunque momento, scegliendo comunque una cadenza mensile fissa.

Il primo beneficio dell’autopalpazione è la conoscenza dell’aspetto normale del proprio seno in modo da notare più facilmente cambiamenti o eventuali irregolarità.

L’autopalpazione del seno prevede due fasi:

  1. Osservazione
  2. Palpazione

Osservazione

In questa prima fase dell’autoesame si osserva attentamente, davanti a uno specchio, la forma del seno e del capezzolo, sia di fronte che di lato, per verificare che non ci siano:

  • irregolarità nella forma del seno
  • mutamenti nel colore della pelle
  • retrazioni cutanee, avvallamenti
  • screpolature del capezzolo
  • variazioni nei contorni, dimensione, posizione del capezzolo
  • ulcerazioni della cute
  • gonfiori o sporgenze, anche in zona ascellare
  • asimmetrie evidenti tra i due seni

L’osservazione va effettuata in piedi, in 3 posizioni:

  • con il busto eretto, le spalle rilassate e le braccia lungo i fianchi
  • con le braccia alzate, stese sopra la testa
  • unendo le mani davanti alla fronte e contraendo i muscoli pettorali

Palpazione

Attraverso il tocco si vanno a cercare noduli, ispessimenti o indurimenti all’interno di entrambi i seni.

La palpazione va effettuata in 2 posizioni:

  • in piedi, piegando il braccio corrispondente al seno da esaminare dietro la nuca
  • da sdraiate, con il braccio corrispondente al seno da esaminare in alto, piegato sotto la testa

Con le dita della mano sinistra tese si palpa il seno destro:

  • con movimenti a spirale in senso orario, dall’ascella (toccando tutto il cavo ascellare) al capezzolo (passando le dita su tutta la superficie) applicando una pressione crescente
  • con movimenti verticali, dalla sommità del seno, verso il basso, sotto il seno
  • con movimenti orizzontali, dal cavo ascellare allo sterno

Si ripete poi dall’altro lato.

Infine, si premono delicatamente entrambi i capezzoli per verificare l’eventuale uscita di sangue o altre secrezioni sierose.

Se si dovessero riscontrare anomalie, non bisogna allarmarsi! L’autopalpazione non è una visita senologica ma un primo autoesame valutativo.

È consigliabile rivolgersi al proprio medico o ad uno specialista in senologia, per ricevere indicazioni sugli accertamenti diagnostici da effettuare.
Nell’ambulatorio Salute Donna del GCS Point sono presenti specialisti in senologia che lavorano in sinergia con altri specialisti per la cura e la salute delle donne.