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22/12/2022
L’ictus è una grave condizione medica che può potenzialmente portare alla morte. Qui di seguito potrai scoprire per l’ictus sintomi iniziali che rappresentano un campanello d’allarme.
L’ictus in Italia è la seconda causa di morte dopo le malattie ischemiche del cuore. È bene precisare che l’ictus cerebrale non colpisce solo gli anziani ma anche i giovani. E ciò spesso avviene anche in modo invalidante.
La parola ictus deriva dal latino “colpo” e sta a indicare un danno del tessuto cerebrale o la morte di una sua porzione.
La causa principale è l’insufficiente afflusso di sangue a un’area più o meno estesa del cervello.
I sintomi variano da paziente a paziente ma esistono nell’ictus sintomi iniziali da non sottovalutare.
I sintomi possono essere transitori, costanti o peggiorare nel corso delle ore. Quando si verifica un’interruzione dell’apporto di sangue ossigenato in una determinata area dell’encefalo, vengono perse le funzioni neurologiche di quella determinata area.
Tra i sintomi vi sono un'improvvisa mancanza di forza, sensibilità o una sensazione di formicolio che può coinvolgere un braccio o una gamba, il linguaggio, la vista, l’udito, l’equilibrio o altro.
Altri possibili sintomi potrebbero essere: problemi respiratori, vertigini, perdita di coscienza e cefalea.
A volte, può capitare che questi sintomi compaiono per alcune ore e poi scompaiano completamente. Si parla in questi casi di attacchi ischemici transitori (Transient Ischemic Attack - TIA) che sono il primo campanello d’allarme di un ictus vero e proprio.
In caso di sospetto ictus si consiglia di chiamare immediatamente i soccorsi (il 112) in modo da ricevere tempestivamente i trattamenti salva-vita. È assolutamente sconsigliato recarsi al pronto soccorso con mezzi propri.
Esistono principalmente due principali tipologie di ictus:
In seguito a un ictus, le cellule celebrali della parte di cervello irrorata dall’arteria rotta o chiusa, non ricevono più sangue e ossigeno e dunque muoiono.
L'ictus è una condizione medica prevenibile. Adottare uno stile di vita sano, secondo la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), può rappresentare un’azione preventiva. Ma vanno tenuti d’occhio anche i possibili fattori di rischio.
Esistono alcuni fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di essere colpiti da ictus o da un attacco ischemico transitorio.
Su alcuni fattori è impossibile agire come l’età, l’etnia e il sesso mentre altri possono essere controllati o trattati come in caso di pressione alta, diabete e cardiopatie.
Anche l’obesità, lo stress, la sedentarietà e in linea generale una dieta non salutare possono incidere sulla predisposizione all’ictus.
È possibile prevenire l’ictus anche a tavola. Si consiglia di seguire un’alimentazione bilanciata e sana. Incrementare l’assunzione di vegetali, di alimenti ricchi di fibre e yogurt. Aiuta a ridurre il rischio di ictus anche il consumo di olio extravergine d’oliva, pesce azzurro, frutta e verdura (in particolare verdure a foglia, agrumi, mele e pere).
Sono sconsigliati alcol e bevande zuccherate, il consumo eccessivo di carne rossa e sale.