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23/06/2022
In caso di patologie cardiache è consigliabile effettuare regolarmente le opportune visite cardiologiche.
L’ecocardiografia (o ecocardiogramma) è una metodica diagnostica non invasiva, indolore e senza effetti collaterali.
È il principale ausilio per i pazienti che sono afflitti da patologie cardiache.
L’ecografia cardiaca consente al medico di valutare le dimensioni, le forme e il movimento delle strutture cardiache. Attraverso questo esame è possibile diagnosticare anomalie e malattie del cuore, come: danni al miocardio, malformazioni congenite, valvulopatia, scompenso cardiaco etc.
È un esame sicuro perché utilizza gli ultrasuoni invece che le radiazioni. Proprio per la sua sicurezza, può essere effettuato su qualunque tipologia di paziente, anche in gravidanza.
Nello specifico vengono analizzate 3 aree:
L’ecografia cardiaca può essere di 3 tipologie
Lo scompenso cardiaco è quella condizione che si verifica quando il cuore non riesce a pompare la giusta quantità di sangue necessaria all’organismo. Si verifica di conseguenza un accumulo di liquidi negli arti inferiori, nei polmoni e negli altri tessuti.
Non sono particolarmente evidenti i sintomi dello scompenso cardiaco. Spesso può manifestarsi con affaticamento e affanno. In altri casi, invece, si manifesta con sintomatologie più evidenti come: gonfiore o dolore addominale, senso di confusione e perdite di memoria e ridotta tolleranza allo sforzo.
Le cause più frequenti di scompenso cardiaco sono:
Solo il medico potrà valutare se vi è una situazione di scompenso cardiaco e lo farà attraverso un’anamnesi e l’utilizzo di esami strumentali e di laboratorio, tra cui: l’elettrocardiogramma e l’ecocardiografia cardiaca.
Nella maggior parte dei casi i risultati si avranno dopo qualche giorno dalla procedura.