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13/04/2023
La sindrome dell’occhio secco (Dry-Eye Disease) è una patologia cronica caratterizzata da una ridotta produzione lacrimale che può provocare prurito, bruciore e altri fastidi agli occhi.
In alcuni casi, può essere necessario ricorrere a trattamenti più invasivi, come la chiusura temporanea dei dotti lacrimali.
Se hai sintomi come bruciore e rossore agli occhi, annebbiamento della vista e fastidio, prenota immediatamente una visita oculistica.
I sintomi più frequenti dell’occhio secco sono una sensazione di secchezza e bruciore oculare, prurito e fastidio alla luce (fotofobia).
Altri possibili sintomi potrebbero essere una sensazione di corpo estraneo all’interno dell’occhio, congestione nasale, mal di testa, offuscamento della vista, difficoltà ad aprire gli occhi al risveglio.
Questi disturbi potrebbero accentuarsi a seguito di sforzi visivi o in presenza di ambienti polverosi, fumosi o eccessivamente riscaldati.
La causa principale dell’occhio secco è la riduzione quantitativa e qualitativa del film lacrimale.
Tra le cause più diffuse:
Possiamo distinguere due tipologie di sindrome dell’occhio secco: primaria e secondaria; a seconda del fatto che le sue cause dipendano da fattori esterni come utilizzo di lenti a contatto o ambienti polverosi oppure derivino da patologie del paziente.
È possibile diagnosticare la sindrome dell’occhio secco attraverso un esame oculistico.
L’oculista potrà diagnosticare eventuali alterazioni della congiuntiva e del film lacrimale attraverso alcuni test come il il test di Schirmer e il test di rottura del film lacrimale (BUT).
In particolare, presso il nostro studio a Roma potrai effettuare uno screening per l’occhio secco con Topografia e aberrometria corneale e Studio del film lacrimale BUT.
La sindrome dell’occhio secco se non curata può peggiorare comportando una riduzione della vista e nei casi più gravi lesioni della superficie oculare ( cicatrizzazione, neovascolarizzazione, infezioni e ulcerazione).
Non è possibile agire alla radice del problema ma solo sui sintomi, aiutando la lubrificazione e la protezione dell’occhio con la somministrazione di lacrime artificiali o gel umettanti.
È altresì possibile prescrivere delle lenti a contatto protettive che consentono di proteggere l’organo dall’effetto abrasivo delle palpebre.